Un mercante aveva fatto buoni affari alla fiera: aveva venduto tutta la sua mercanzia e la sua borsa era piena di monete d'oro e d'argento. Siccome voleva mettersi in viaggio in modo da arrivare a casa prima che fosse notte, chiuse il denaro nella valigia, la caricò dietro la sella e montò a cavallo. A mezzogiorno si fermò in una città e, al momento di ripartire, lo stalliere gli disse:
"Signore, al suo cavallo manca un chiodo nel ferro posteriore sinistro."
"Beh," rispose il mercante, "il ferro terrà per le sei leghe che mi restano da fare. Sono di fretta."
Nel pomeriggio smontò per far mangiare un po' di pane al suo cavallo. Lo stalliere gli disse:
"Signore, il suo cavallo ha la zampa posteriore sinistra senza ferro. Dovrebbe portarlo dal fabbro."
"No, per le due leghe che mi rimangono da fare, il cavallo potrà camminare così com'è" rispose il mercante. "Sono di fretta."
Subito rimontò e partì. Ma poco dopo il cavallo cominciò a zoppicare, poi a inciampare e non passò molto tempo che cadde e si ruppe una zampa. Il mercante fu costretto a lasciare là la bestia, togliere la valigia, caricarsela in spalla e dirigersi a piedi verso casa, dove arrivò a notte fonda.
"Tutta colpa di quel maledetto chiodo," disse far sé e sé. "È la causa di tutti i mali." Quando hai fretta, fai con calma!
Traduzione Gian Carlo Macchi, © Gian Carlo Macchi
Ein Kaufmann hatte auf der Messe gute Geschäfte gemacht, alle Waren verkauft und seine Geldkatze mit Gold und Silber gespickt. Er wollte jetzt heimreisen und vor Einbruch der Nacht zu Haus sein. Er packte also den Mantelsack mit dem Geld auf sein Pferd und ritt fort. Zu Mittag rastete er in einer Stadt: als er weiter wollte, führte ihm der Hausknecht das Roß vor, sprach aber: "Herr, am linken Hinterfuß fehlt im Hufeisen ein Nagel." - "Laß ihn fehlen," erwiderte der Kaufmann, "die sechs Stunden, die ich noch zu machen habe, wird das Eisen wohl festhalten. Ich habe Eile." Nachmittags, als er wieder abgestiegen war und dem Roß Brot geben ließ, kam der Knecht in die Stube und sagte: "Herr, Eurem Pferd fehlt am linken Hinterfuß ein Hufeisen. Soll ichs zum Schmied führen?" - "Laß es fehlen," erwiderte der Herr, "die paar Stunden, die noch übrig sind, wird das Pferd wohl aushalten. Ich habe Eile." Er ritt fort, aber nicht lange, so fing das Pferd zu hinken an. Es hinkte nicht lange, so fing es an zu stolpern, und es stolperte nicht lange, so fiel es nieder und brach ein Bein. Der Kaufmann mußte das Pferd liegen lassen, den Mantelsack abschnallen, auf die Schulter nehmen und zu Fuß nach Haus gehen, wo er erst spät in der Nacht anlangte. "An allem Unglück," sprach er zu sich selbst, "ist der verwünschte Nagel schuld."
Eile mit Weile.