Fiabe dei Grimm: Fiabe per bambini e famiglie
Elenco delle fiabe (Pagina 9)
164 Il pigro Rico
Rico era un gran pigrone, e benché non avesse altro da fare che portare tutti i giorni al pascolo la capra, tuttavia la sera, finita la sua giornata, tornava a casa sospirando: E in verità un gran peso e una bella fatica, portar questa capra al pascolo, giorno dopo giorno, fino ad autunno inoltrato! Se almeno ci si potesse sdraiare e dormire! Ma no, bisogna tenere gli occhi aperti, perché non danneggi le giovani piante, non entri in un giardino attraverso la siepe e magari non scappi. Come si faLegga la fiaba →
168 La magra Lisa
Magra Lisa era un modo molto diverso di pensare da Harry pigro e grasso Trina, che non ha mai lasciato nulla turbare la loro pace. Ha perlustrato tutto con la cenere, dalla mattina alla sera, e gravata suo marito, lungo Laurence, con tanto lavoro che doveva pesi più pesanti da trasportare di un asino con tre sacchi. Era, però, tutto senza scopo, non aveva nulla ed è venuto a nulla. Una notte, mentre era a letto, e non potrebbe muovere un arto per la stanchezza, lei ancora non ha permesso i suoiLegga la fiaba → 170 Come dividere gioie e dolori
C'era una volta un sarto, che era un uomo litigioso; mentre sua moglie, era buona, laboriosa e pia, ma non riusciva mai a contentarlo. Qualunque cosa facesse, egli non era soddisfatto, brontolava, strepitava, la sgridava e la picchiava. Quando i giudici lo vennero a sapere, lo citarono e lo fecero mettere in prigione, perché si correggesse. Egli stette per un po' a Rane acqua, poi fu rimesso in libertà, ma dovette giurare di non batter piu sua moglie, e di vivere in pace con lei, dividendo gioieLegga la fiaba → 171 Il re di macchia
Nei vecchi tempi, ogni cosa aveva un senso, un suono ed un significato. Il martello del fabbro risuonava e gridava: bat-ti-lo, bat-ti-lo. E la pialla del falegname, frusciando faceva: tru-cio-li, tru-cio-li. E quando il mulino con la sua ruota cominciava a battere, ciò voleva dire: Aiutami-buon-dio, aiutami-buon-dio. E il mugnaio era un imbroglione e lo metteva in moto, il mulino parlava chiaro e diceva: chi-è-là, chi-è-là. Poi in fretta rispondeva: il mugnaio, il mugnaio. E poi in frettissima:Legga la fiaba → 176 Il termine della vita
Quando Dio ha creato il mondo e stava per fissare la lunghezza della vita di ogni creatura, il culo è venuto e ha chiesto: Signore, quanto a lungo vivrò? - Trenta anni, rispose Dio; fa che i Contenuti te? - Ah, Signore, rispose l'asino, che è un tempo lungo Pensate a mia dolorosa esistenza a portare fardelli pesanti dalla mattina alla sera, per trascinare sacchi di grano al mulino, che altri possono mangiare il pane, di essere.! allietato e rinfrescato con niente, ma colpi e calci. me alleviareLegga la fiaba → 177 I messaggeri della morte
Una volta, tanto tempo fa, un gigante camminava su una strada maestra, quando, d'un tratto gli si slanciò addosso uno straniero e gridò: Alt, non un passo di più! - Come, disse il gigante, tu nanerottolo che potrei schiacciare con un dito, tu vuoi sbarrarmi la strada? Chi sei da parlare con tanto coraggio? - Sono la Morte, rispose l'altro, e nessuno può resistermi e anche tu dovrai obbedire ai miei ordini. Ma il gigante rifiutò e si mise a lottare con la Morte. Fu una lotta lunga ed aspra, allaLegga la fiaba → 178 Mastro Punteruolo
Maestro Pfriem stata una breve, sottile, ma vivace uomo, che non ha mai riposato un attimo. Il suo volto, di cui il suo naso all'insù era l'unica caratteristica di rilievo, è stato segnato con vaiolo e pallida come la morte, i suoi capelli erano grigi e arruffati, gli occhi piccoli, ma si guardò perennemente su tutti i lati. Ha visto tutto, ha criticato tutto, sapeva tutto meglio, ed era sempre nel giusto. Quando andò per le strade, muoveva le braccia come se stesse remando; e una volta che ha cLegga la fiaba →